Il rendimento del Conto Corrente è collegato al tasso d’interesse creditore applicato dalla banca.
L’entità del tasso d’interesse creditore può dipendere da vari fattori, tra cui:
- l’ammontare della somma che il correntista deposita;
- la regolarità con cui il correntista effettua versamenti sul Conto Corrente.
La percentuale del tasso viene sempre espressa al lordo della ritenuta d’imposta, obbligatoria per legge ed equivalente al 27%.
Per questo è utile chiedere alla banca di fornire anche il tasso al netto della ritenuta.
Con riferimento al tasso d’interesse creditore è bene prestare particolare attenzione alla differenza sussistente tra:
- tasso d’interesse lordo: questo valore non conteggia la ritenuta d’imposta prevista obbligatoriamente dalla legge italiana;
- tasso d’interesse netto: un valore generalmente basso, che oscilla tra lo 0 e il 2 %.