Studio tributario, quando può tornare utile

Quando si parla di consulenza fiscale nell’ambito tributario, si fa riferimento a una materia parecchio complicata, probabilmente una delle più ricche di leggi e discipline aggrovigliate. Proprio per questa ragione, chi lavora in questo settore deve avere delle elevate competenze e conoscenze in riferimento ai diversi settori in cui si ramifica questa disciplina.

Ci sono alcune situazioni in cui, però, è meglio poter contare su delle competenze più specifiche: quindi, il consiglio è quello di fare riferimento ad uno studio di consulenza fiscale che sia dotato anche di un avvocato tributarista, oppure direttamente affidarsi ad uno studio tributario, in modo tale da ricevere un supporto fiscale di qualità e da persone competenti in questa materia.

Perché affidarsi a un avvocato tributarista

Come si può facilmente intuire, l’avvocato tributarista è a tutti gli effetti un professionale che deve obbligatoriamente, per poter esercitare tale impiego, essere iscritto all’interno dell’Albo degli Avvocati. La caratteristica principale di un avvocato tributarista non è altro che la sua specializzazione, anche grazie al fatto di aver studiato e affrontato uno specifico perfezionamento nella materia del diritto tributario, scendendo sempre di più nei particolari in riferimento a tutte quelle regole e norme che vanno a disciplinare sia l’imposizione che la riscossione sia delle imposte che delle tasse.

I compiti e i motivi per cui gli avvocati tributaristi possono tornare utili a un’impresa

L’avvocato tributarista va a garantire il miglior supporto possibile alle persone fisiche, ma anche alle imprese, nel caso in cui queste ultime figure dovessero riscontrare delle problematiche nei rapporti con l’Agenzia delle Entrate, piuttosto che con altri enti pubblici.

È chiaro che l’assistenza viene garantita non solo durante un processo tributario, ma anche avente uno scopo di prevenzione, ovvero quando si deve ancora instaurare una lite tributaria.

Scendendo un po’ più nello specifico, l’avvocato tributarista garantisce l’attività di consulenza tributaria e di assistenza nel corso dei controlli fiscali, che di solito sono svolti da parte dell’Agenzia delle Entrate oppure dalla Guardia di Finanza. Successivamente, una volta che è stata notificata una determinata pretesa fiscale al contribuente, ecco che sarà l’avvocato tributarista a rappresentare il contribuente in giudizio.

L’obiettivo, nella maggior parte dei casi, è inevitabilmente quello di riuscire a ricavare una riduzione o anche l’eliminazione in toto della pretesa tributaria.

L’utilità nei confronti delle imprese

Come dicevamo in precedenza, un avvocato tributarista può tornare utile non solo per i privati, ma anche per le imprese.

Sono diverse le circostanze in cui possono emergere simili necessità. Ad esempio in via stragiudiziale, ovvero quando viene fornita la specifica attività di consulenza tributaria, avente lo scopo primario di provare a diminuire per quanto possibile il rischio dal punto di vista fiscale che ricade, o andrebbe a ricadere, sull’impresa.

Il rischio è quello che si riferisce ad eventuali contestazioni dell’Agenzia delle Entrate. In tal senso, l’attività dell’avvocato tributarista torna utile tramite l’adozione di vere e proprie politiche di compliance tributaria.

La possibilità di affidarsi a uno studio tributario torna utile anche in tutti quei casi di controllo fiscale. In questo caso, l’avvocato garantirà supporto e assistenza alle varie attività che vengono svolte da parte della Guardia di Finanza, oppure dai funzionari dell’Agenzia delle Entrate.

Durante queste verifiche è facile riscontrare una certa tensione e ansia. Ecco, in questi casi è molto utile poter contare sulla presenza di un professionista adeguatamente preparato, che sarà in grado di chiarire tutte quelle che potrebbero essere le conseguenze in relazione alle varie dichiarazioni che potrebbero essere rese dall’imprenditore, piuttosto che da chi rappresenta l’azienda.

L’avvocato tributarista può garantire la giusta assistenza all’impresa in vista di una controversia, dopo aver ricevuto la notifica di un avviso di accertamento, con l’intento, come dicevamo in precedenza, di ridurre o annullare una specifica pretesa tributaria.