Arriva un aggiornamento del decreto riguardo la semplificazione fiscale il quale prevede il bollo dell’uno per mille anche sui conti deposito.
Affidarsi al migliore conto deposito è una scelta sempre più frequente dei risparmiatori.
Ora sono in arrivo dei cambiamenti anche per questo rapporto finanziario.
Se il decreto Salva Italia aveva escluso, non citandoli, i conti deposito dalla mini-patrimoniale, ora il decreto sulle semplificazioni fiscali ha esteso questa nuova tassa anche ai depositi.
Come si legge dal testo del decreto, devono essere tassate le comunicazioni periodiche alla clientela relative a prodotti finanziari, anche non soggetti a obbligo di deposito, “ivi compresi i depositi bancari e postali anche se non rappresentati da certificati”. Una formula che spazza via ogni dubbio sull’applicazione della mini-patrimoniale, che inciderà in misura dell’uno per mille nel 2012 e dell’1,5 per mille nel 2013.
L’ammontare dell’imposta proporzionale è calcolata sul valore del deposito o, nei casi dei certificati, sul valore nominale o di rimborso. La norma prevede che l’imposta venga applicata sulle comunicazioni nel senso che, se applicando l’un per mille sul conto, l’importo dovuto fosse pari a mille, questo importo può essere prelevato una volta sola se la comunicazione è una, o suddiviso per il numero delle comunicazioni effettuate, se sono più di una.
Restano da chiarire alcuni punti come ad esempio se le novità introdotte dal decreto sulle semplificazioni fiscali avranno effetto solo sui conti deposito aperti dopo l’entrata in vigore della norma, o se avranno un effetto retroattivo anche su quelli già aperti. Probabilmente saranno gli istituti di credito a decidere. Resta inoltre da capire quale sarà l’atteggiamento delle banche, che potrebbero anche decidere di sostenere il costo dell’imposta per i clienti.
In attesa di maggiori dettagli, chi fosse interessato all’apertura di un conto deposito può ancora approfittare di tassi di interesse molto vantaggiosi.
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