Cos’è l’Indicatore Sintetico di Costo per i conti correnti

L’Indicatore Sintetico di Costo di un conto corrente, reso obbligatorio per le comunicazioni banca-cliente a partire dal 26 Febbraio del 2010 , è una vera e propria cifra che indica il costo finale di un conto corrente per il cliente, considerando un certo arco temporale e tutte le spese, sia quelle variabili sia quelle fisse collegate alla vita del conto.

In pratica con l’ISC la Banca d’Italia ha voluto fornire ai correntisti una informazione rapida e veloce sui costi di un conto, utile per effettuare confronti sul mercato tra le varie offerte. L’Indicatore Sintetico di Costo varia a seconda del tipo di clientela a cui è rivolto un certo conto corrente. Sono stati infatti definiti sei profili base per i quali esistono sei ISC differenti: ISC per giovani per i quali si assume una media di 164 operazioni l’anno, un ISC per la famiglie “poco operative” con 201 operazioni annue, uno per le famiglie “molto operative” con 253 operazioni l’anno, uno per i pensionati “poco operativi” con 124 operazioni presunte annue ed uno per i pensionati con media operatività per i quali si assumo 189 operazioni l’anno.

Come calcolare l’ISC

Fatte queste premesse è possibile passare al calcolo vero e proprio dell’Indicatore Sintetico di Costo di un conto corrente che può essere riassunto nella seguente formula:

ISC= Costi_Fissi x (12/T_spese_fisse) + Costi_Variabili_(12/T_spese_variabili)

dove T indica l’arco di temporale entro a cui si riferiscono le spese variabili e quelle fisse rispettivamente.
I costi fissi di un conto corrente sono quelli che derivano semplicemente dalla sua esistenza, e non dipendono dall’operatività del correntista ne dal saldo medio in giacenza. Nei costi variabili invece vanno considerate le spese operative come i pagamenti, i prelievi o le operazioni effettuate da sportello o da bancomat.

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Come scegliere il miglior conto corrente in base al ISC

Come anticipato dunque l’ISC aiuta l’utente a conoscere in anticipo le spese legate al mantenimento di un conto corrente. Questa informazione deve essere contenuta all’interno del foglio informativo che la banca è tenuta a fornire ai propri clienti correntisti sia a quelli a cui propone l’apertura di un nuovo conto. Anche sul web è possibile contattare gli istituti bancari per richiedere l’ISC così che l’utente possa trovare il miglior conto corrente online direttamente da casa.
Quando si effettua un confronto dei conti correnti con l’obiettivo di minimizzare le spese di gestione, sicuramente l’ISC è il primo fattore da considerare per riuscire a trovare il conto che meglio si confà alle proprie esigenze. Ma questo non deve essere l’unico fattore in base al quale giudicare un conto: è infatti importante leggere con attenzione il valore finale del ISC di un conto corrente, ma lo è altrettanto anche il dettaglio di tutti i servizi che esso è in grado di offrire.